Splendido dipinto, olio su tela, raffigurante Cristo incoronato di spine, deriso e frustato.
L’immagine mostra Cristo sofferente e rassegnato a fronte delle ferite che gli vengono inflitte.
Attribuibile a Giacomo Cavedoni (1577 Sassuolo 1660 Bologna), primo allievo di Annibale Carracci e principale assistente di Ludovico Carracci, successivamente a Roma, aiutante di Guido Reni.
Ci sono diverse copie di questo dipinto realizzate dall’artista stesso, una delle quali si trova attualmente al Museo del Louvre a Parigi, mentre un’altra fa parte di una collezione privata di Bologna
Cronologicamente attribuibile al diciassettesimo secolo.